Per chi è interessato a un progetto edilizio nel Comune di Roma (nuova costruzione, ristrutturazione, installazione di una struttura…) troverà utile conoscere la classificazione sismica del territorio della Capitale. Questo per sapere quali sono i parametri ai quali rifarsi per la redazione del certificato d’idoneità statica o dei documenti necessari per il collaudo statico.
Con Delibera della Giunta Regionale del Lazio n° 387 del 22/05/2009, il territorio del Comune di Roma è stato suddiviso, secondo la classificazione adottata in Delibera, in due zone a pericolosità sismica decrescente e in due sottozone sismiche. Dati lo storico dei danneggiamenti in occasioni di terremoti (sismicità storica), l’estensione e la variabilità nella natura del suolo della Capitale, è stato ritenuto opportuno non classificare le aree metropolitane di Roma in un’unica classe di rischio sismico.
Come leggere la classificazione sismica della Regione Lazio? Come è possibile leggere nell’allegato 1 – Relazione tecnica, Nuova Classificazione sismica del territorio della Regione Lazio, il primo valore riportato fa parte di una scala di rischio decrescente (da 1, alto rischio, a 3, basso rischio) definita a livello nazionale. Il secondo elemento (A, basso rischio nell’ambito della scala definita con il primo valore o B, alto rischio) è una microzonazione ritenuta necessaria nel caso specifico di Roma, per approfondire l’analisi di rischio nell’ambito del medesimo territorio comunale.
Con l’acronimo UAS si fa riferimento alle Unità Amministrative Sismiche che, nella maggior parte dei casi, corrispondono al territorio di un singolo Comune. Roma è stata suddivisa in 21 UAS, una per ciascun Municipio, con eccezione di Roma XX per il quale viene specificata anche la classe di rischio sismico di Roma XX Isola Amministrativa.
Di seguito, riportiamo la classificazione di rischio sismico di Roma, Municipio per Municipio.
Fonte immagine Zonazione sismica della Regione Lazio: enea.it
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